Sinonimi di Integrazione: un cammino congiunto per raggiungere l’ottenimento della patente di guida B e l’inserimento lavorativo

Il progetto Sinonimi di integrazione, realizzato grazie ai fondi dell’otto per mille della Tavola Valdese, è rivolto agli utenti di PRIME Italia, titolari di protezione internazionale e casi speciali, con l’obiettivo di accompgnarli nel processo d’inclusione socio-lavorativa attraverso corsi di formazione per il conseguimento della licenza di guida di tipo B e di tipo superiore (C e D) e l’avvio di tirocini lavorativi.

Da un paio di anni, in Italia, il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo è in fase di delicata trasformazione. Dal 2020, per esempio, il decreto prevede
l’uscita dallo SPRAR (ora SIPROIMI) di tutti i richiedenti asilo, nonché dei titolari di ogni forma di protezione che non sia lo status di rifugiato. In particolare a Roma, dove è stato realizzato il progetto, le fragilità del sistema si riflettono nelle condizioni d’indigenza e degrado in cui si trovano a vivere gli stranieri. In questo contesto, attività come quelle che PRIME Italia ha potuto realizzare, grazie al supporto della Tavola Valdese, si rivelano particolarmente importanti per garantire i processi di integrazione, e la sopravvivenza sociale ed economica di alcuni stranieri.

Grazie al presente progetto, infatti, PRIME Italia ha avuto modo di:

  • avviare 3 tirocini presso diverse realtà, privilegiando le piccole imprese, con la speranza che, una volta instaurato un rapporto di fiducia con il tirocinante, fossero anche disposte ad assumerlo. È stato il caso per esempio di A., originario del Senegal, che dopo un tirocinio di 3 mesi presso un ristorante ha potuto continuare la formazione a spese del datore di lavoro per ulteriori due mesi, per poi essere regolarmente assunto.
  • sostenere 40 studenti, iscritti al corso per conseguire la patente di guida di tipo B, di cui 20 hanno conseguito la patente di guida, con successo, 5 hanno superato la teoria e hanno iniziato ad esercitarsi per le prove pratiche e solo 3 ad oggi non sono riusciti a portare avanti il progetto formativo.
  • finanziare per 16 ragazzi, di diverse nazionalità (Togo, Mali, Costa d’Avorio, Somalia, Guinea, Marocco, ed Eritrea), il conseguimento dell’abilitazione professionale al trasporto di merci o persone (Patenti D e C). Purtroppo a causa della pandemia la loro formazione è stata interrotta, ma già nel mese di Giugno 3 di loro han consguito la licenza professionale, mentre gli altri si stanno impegnando per continuare il loro percorso.