Comunicato stampa del 20 Aprile 2015

19 Aprile 2015 – Morte in mare almeno 700 persone

Al largo della Libia, tra 700 e 900 i morti, solo 28 i superstiti, un peschereccio si è capovolto a nord della costa libica, 50 i bambini rimasti vittima del naufragio.
Da quando Mare Nostrum è stato abolito e si è scelto di “proteggere le frontiere” con l’operazione Triton, il numero delle morti è centuplicato. 1600 solo negli ultimi mesi.
PRIME Italia pensa a queste centinaia di ragazzi e ragazze che avrebbe potuto incontrare ai corsi di scuola guida o allo spazio per l’impiego.
Purtroppo nessuno di loro prenderà la patente, nessuno di loro potrà cercare lavoro.
Ragazzi e ragazze come lo sono i volontari di PRIME Italia, solo nati con la sfortuna di dover lasciare il loro paese, le loro case, le loro famiglie, per scappare da guerre e persecuzioni.
Ogni giorno che passa senza che si faccia qualcosa per fermare questa tragedia è un giorno in cui ci possiamo aspettare una nuova morte.
Tutti siamo chiamati ad agire, nel parlamento italiano ed in quello europeo, sul territorio e nelle amministrazioni locali,
con l’impegno e la testimonianza, per non doverci trovare ancora a far la conta di quelli che non ce l’hanno fatta.
Noi di PRIME Italia continuiamo ad esserci per quelli che lottano tutti i giorni con la voglia di sopravvivere nonostante tutto, avendo nelle orecchie le urla di quei 700 ragazzi.