Ponte Mammolo | 10 giorni dopo lo sgombero
Ponte Mammolo. 10 giorni dallo sgombero forzato,
10 giorni di attenzione di tutti i media, compresi quelli internazionali. Le ruspe hanno aggravato ancora di più un’emergenza umanitaria.
10 giorni di attenzione di tutti i media, compresi quelli internazionali. Le ruspe hanno aggravato ancora di più un’emergenza umanitaria.
Sono ancora tante, oltre 60 le persone che vivono nel parcheggio antistante il campo di Ponte Mammolo a Roma ormai distrutto dalle ruspe di lunedì 11 maggio.
Decine di volontari di PRIME Italia si alternano dal primo giorno per rispondere ai bisogni immediati (vestiti, medicinali, prima assistenza), insieme alle altre organizzazione che provvedono al sostegno di queste persone che hanno bisogno di tutto, dovendo ricominciare da zero. Anche la rete cittadina si è mobilitata. Sono tante le persone del quartiere che stanno dando una mano ai rifugiati, coadiuvando l’opera dei volontari di PRIME Italia.
Diverse aziende si sono attivate per far avere ai rifugiati generi di prima necessità. Ma non basta, queste persone non possono e non devono più rimanere in questa situazione.
Decine di volontari di PRIME Italia si alternano dal primo giorno per rispondere ai bisogni immediati (vestiti, medicinali, prima assistenza), insieme alle altre organizzazione che provvedono al sostegno di queste persone che hanno bisogno di tutto, dovendo ricominciare da zero. Anche la rete cittadina si è mobilitata. Sono tante le persone del quartiere che stanno dando una mano ai rifugiati, coadiuvando l’opera dei volontari di PRIME Italia.
Diverse aziende si sono attivate per far avere ai rifugiati generi di prima necessità. Ma non basta, queste persone non possono e non devono più rimanere in questa situazione.
PRIME Italia sta infatti lavorando con un unico obiettivo, dare il più presto possibile una sistemazione a tutta la comunità presente nel parcheggio ed in questo senso, valutiamo l’incontro del 18 maggio con l’Assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale, Francesca Danese, un primo passo dell’amministrazione capitolina verso una soluzione più stabile per la comunità del campo.
L’Assessorato si è impegnato, di fronte ad una delegazione di rifugiati di Ponte Mammolo ed ai rappresentanti di PRIME Italia, ad individuare in pochi giorni, una soluzione abitativa dignitosa e sicura per la comunità presente nel parcheggio. Viene garantito altresì la costituzione di un presidio medico sanitario della ASL RM B presso Santa Maria del Soccorso. Nel frattempo però le condizioni igienico sanitarie si fanno sempre più precarie, dato l’aumento in questi giorni delle temperature e data l’impossibilità di fare uso dei bagni presenti nel parcheggio. Il disagio e la sofferenza crescono, di ora in ora, e i bisogni sono davvero tanti.A tutti quelli che ci stanno dando una mano segnaliamo che c’è bisogno di:
- Asciugamani monouso
- Coperte
- Materiale igienico per la persona: spazzolini da denti, carta igienica, assorbenti, salviette detergenti e saponi liquidi.
- Medicamenti di primo intervento: disinfettanti comuni, garze, cerotti, antipiretici, antiacidi, vitamine ed integratori, collirio.
PRIMA DI INVIARE MATERIALE SCRIVETE A INFO@PRIME-ITALIA.ORG
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti quelli che ci stanno aiutando, dimostrando attenzione e sostegno.
Continuate a seguirci sui nostri social e vi terremo aggiornati.Accanto a tutto questo lavoro quotidiano non dimentichiamo quanto accaduto. Insieme ai rifugiati presenti abbiamo chiesto l’accesso agli atti per ricostruire come è stato possibile autorizzare uno sgombero sostanzialmente illegale,
senza una reale notifica e senza una soluzione alternativa. Perché la memoria è importante. Solo ricordando potremo evitare di commettere gli stessi errori due volte.
senza una reale notifica e senza una soluzione alternativa. Perché la memoria è importante. Solo ricordando potremo evitare di commettere gli stessi errori due volte.